Il Consiglio dei Ministri italiano ha dato il via libera allo schema di disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale (IA) il 23 aprile, in un’azione mirata a regolamentare l’utilizzo di questa tecnologia e bilanciarne le opportunità con i rischi associati. Sebbene il testo debba ancora essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea e completare il percorso legislativo, offre già una panoramica dei suoi principi chiave.

Tra i 26 articoli dello schema di DDL, si pone un’enfasi particolare sulla protezione della privacy e sulla sicurezza informatica. In merito alla privacy, il DDL stabilisce che l’utilizzo dei sistemi di IA deve rispettare la libertà di espressione e il diritto alla privacy dei cittadini, garantendo il trattamento lecito e trasparente dei dati personali e consentendo agli utenti di opporsi a trattamenti non corretti dei propri dati. Inoltre, si sottolinea che l’accesso ai sistemi di IA da parte dei minori richiede il consenso dei genitori o del tutore legale.

Per quanto riguarda la cyber sicurezza, l’articolo 6 del DDL stabilisce regole specifiche per le attività legate alla sicurezza nazionale e alla difesa nazionale, ponendo l’accento sulla correttezza, sicurezza e trasparenza dei processi di sviluppo e utilizzo dei sistemi di IA. Si evidenzia la necessità che lo sviluppo di tali sistemi avvenga nel rispetto dei principi generali e della proporzionalità.

Inoltre, l’articolo 16 del DDL riconosce l’IA come una risorsa per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale, evidenziando l’importanza di integrare queste tecnologie nei sistemi di difesa informatica.

L’aspetto della governance è altrettanto rilevante. Il DDL prevede la creazione di una strategia nazionale sull’IA, coordinata dalla struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID). Queste agenzie avranno il compito di garantire l’applicazione della normativa nazionale e europea sull’IA, promuovendo la collaborazione tra settore pubblico e privato e coordinando le attività della pubblica amministrazione in materia.

Il DDL si estende anche ad altri settori, come quello sanitario, della ricerca scientifica e del lavoro, prevedendo la creazione di osservatori e meccanismi di monitoraggio per valutare l’adozione e l’impatto degli sistemi di IA.

In sintesi, lo schema di DDL sull’IA rappresenta un passo significativo verso la regolamentazione di questa tecnologia in Italia, garantendo la protezione dei diritti individuali e promuovendo la sicurezza informatica nazionale.